Cunnutu&sbirru

Francesco Guarnieri – di fu Salvatore Guarnieri e Angela Politi, Guardia Scelta di Pubblica Sicurezza – è un poliziotto, originario di Catania, che nel 1972 viene trasferito a Roma e catapultato in un contesto sociale, politico, criminale esplosivo.

E’ uno dei tanti ragazzi del Sud, carne da macello, mandati a ripulire la merda di una società alla spasmodica ricerca di nuovi e altri equilibri.

Da subito si distingue per il coraggio, l’abnegazione, l’intraprendenza in una lotta senza quartiere con l’efferata Banda del Monaco di Gaetano Monaco – di fu Edoardo Monaco e Patrizia Laquidara – dando vita a uno scontro epico dalle dinamiche da western americano dove solo uno ne uscirà vivo.

Sergio Leone docet.


CUNNUTU e SBIRRU è un offesa tipicamente sicula … che, in pratica, riassume tutti i mali da cui può essere afflitto un siciliano comme il faut. (da Glossario siciliano del Corriere della Sera)



Premessa

Maurizio Merli

L’idea originaria era quella di scrivere un romanzo poliziottesco ispirato ai film degli anni ’70 che vedevano nell’attore Maurizio Merli uno degli indiscussi protagonisti. Una storia tutta azione rapine, sequestri, inseguimenti, sparatorie con l’ambizione magari di dar vita a una serie editoriale e/o anche televisiva.

Bisognava allora partire dagli anni ’70 raccontando la storia di uno di quei tanti ragazzi del Sud che, proprio in quegli anni, si ritrovò in prima linea, con una divisa indosso, ad affrontare una situazione delinquenziale, sociale… politica complicata, ai limiti dell’insorgenza.

Gli anni di piombo bussavano alla porta.

Alfa Romeo Super

Così è nata la storia di Francesco Guarnieri di fu Turi e Adele Politi, Guardia Scelta della Pubblica Sicurezza, cunnutu&sbirru, giovane catanese che, catapultato a Roma, si ritrova a fronteggiare una banda criminale di estrema ferocia, la Banda del Monaco di Gaetano Monaco – di fu Edoardo Monaco e Patrizia Laquidara –, in un contesto generale piuttosto complicato .

Apparentemente nulla di più, tanto di meno, ma calare un personaggio inventato in un contesto reale finisce col cambiare il senso dell’opera stessa, la trasforma, la fa divenire qualcos’altro rispetto alle originarie intenzioni.

Si veda l’Umberto Eco de “il Cimitero di Praga”.

Esimi scrittori raccontano, infatti, le loro storie operando in una astrazione temporale che fa sì che poco importi il contesto generale in cui i loro personaggi si muovono, agiscono. Salvo qualche generico riferimento, il più delle storie sono atemporali, cioè non hanno alcun specifico riferimento.

Qui è l’opposto.

 Francesco Guarnieri di fu Turi e Adele Politi, Guardia Scelta della Pubblica Sicurezza, è ben inquadrato nel contesto in cui vive e, sebbene non sia direttamente coinvolto nei fatti realmente accaduti in quel 1972, di quei fatti ne vive le atmosfere, ne è condizionato, ne viene influenzato.

Il corpo dell’editore Giangiacomo Feltrinelli

Scorrendo l’elenco dei fatti di quel 1972 (in altra pagina WEB sono ripotati i fatti più eclatanti), c’è da rimanere impressionati per la portata e l’importanza di quegli eventi: la morte di Giangiacomo Feltrinelli, l’omicidio Calabresi, l’attentato di Peteano, l’assalto alle Olimpiadi di Monaco di Baviera, per citarne solo alcuni.

Tutti fatti ed eventi che, come detto, non interessano direttamente il protagonista, ma finiscono con il condizionarne l’agire, lo influenzano, ne temprano il carattere fino anche a forgiarlo in un percorso di crescita umana ancora prima che professionale.

Ognuno è figlio del proprio tempo. E anche lui lo è. Inevitabilmente.

Olimpiadi di Monaco di Baviera: atleti israeliani presi in ostaggio da esponenti di Settembre Nero, organizzazione palestinese.

Rispetto a un normale romanzo poliziottesco allora tutto cambia, è diverso.

Lo sviluppo drammaturgico, la sua stessa natura ne è stravolta perché, lo si voglia o meno, si è ben dentro a fatti e situazioni storicamente, culturalmente, socialmente e politicamente reali che hanno caratterizzato quel preciso momento storico in Italia e non solo.

Eventi riportati in sintesi a scandire il calendario di quell’anno, che vanno in qualche modo esposti affinché i lettori ne abbiano memoria, capiscano di cosa si parli, in particolare quelli della cd generazione ZETA

È d’obbligo allora accennare a quale fosse il contesto nazionale e internazionale di quegli anni, raccontare cosa fosse Roma nel 1972 continuamente attraversata da manifestazioni, anche violente, in cui si avvertivano le avvisaglie di quello che poi sarebbero successo: gli anni di piombo.

Le speranze si andavano sopendo, la violenza prendeva piede a farsi diffusa e la politica stentava a rappresentare quelle esigenze sociali che esplodevano in modo sempre più prorompente.

Pisa, 20 maggio 1972, manifestazione degli anarchici per ricordare Franco Serantini

Il tutto in un contesto mondiale di contrapposizione dei blocchi che, guerra fredda, era sempre lì ad un passo per diventare calda. 

Roma, 8 marzo 1972

Tutto è qui detto per sommi capi, per sintesi, a far sì che alla fine ci si chieda se quello che si è letto sia in effetti solo un romanzo poliziottesco – tutto azione, sparatorie, rapine e scippi – o qualcosa di più… un romanzo storico… un saggio sociopolitico…. un calendario dell’avvento di quel dannato 1972. 

Niente di tutto questo – meno di 280 pagine non sono sufficienti per farlo – oppure, all’opposto: tutto di tutto questo riassunto in una estrema sintesi che vuole che Francesco Guarnieri – di fu Turi e Angela Politi, Guardia Scelta della Pubblica Sicurezza, cunnutu&sbirru– sia solo un poliziotto, originario di Catania, che alla vigilia degli anni di piombo, nel 1972, viene trasferito a Roma e catapultato in un contesto sociale, politico, criminale esplosivo.

È uno dei tanti ragazzi del Sud, carne da macello, che sono mandati a rimuovere la merda di una società alla spasmodica ricerca di nuovi e altri equilibri.

Da subito si distingue per il coraggio, l’abnegazione, l’intraprendenza in una lotta senza quartiere con l’efferata Banda del Monaco di Gaetano Monaco – di fu Edoardo Monaco e Patrizia Laquidara – dando vita a uno scontro epico dalle dinamiche da western americano dove solo uno ne uscirà vivo.

Sergio Leone – e non solo lui – docet.

Mentre la realtà di quegli anni ci guarda, ci saluta con la sua nostalgica drammaticità.



Ringraziamenti:

MAURO BONANNO, editore

Ispettore della Polizia di Stato FABIO RUFFINI – Ufficio Storico

Agente Scelto della Polizia di Stato CARDIA GIOVANNI 

Commissario Capo della Polizia di Stato e vice Dirigente della Sezione Volanti di Roma CORRADO SILVETTI

ADRIANA RICCA per la consulenza editoriale prestata.

SIMONE CHERMAZ per la consulenza editoriale prestata.


Avvertenze e modalità d’uso

Il politicamente corretto non appartiene a questa opera.


Note


I luoghi


I fatti di quel 1972


i video